PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
L'approccio cognitivo e comportamentale ha cercato da sempre di essere vicino alla ricerca scientifica. Nasce da una continua declinazione della ricerca scientifica in psicologia nell'ambito clinico.
Da ciò deriva un insieme di terapie sviluppate e perfezionate dalla ricerca: ovvero tramite una continua messa alla prova di tali terapie e tecniche grazie a esperimenti scientifici e misurazioni della loro efficacia.
La psicoterapia cognitiva e comportamentale è una pratica clinica che si basa sul metodo scientifico e sull'applicazione in psicoterapia delle teorie psicologiche sviluppate dalla ricerca.
La terapia cognitiva e comportamentale prevede una parte iniziale di assessment (valutazione psicologica). È sempre bene sottolineare che l'assessment va distinto dalla fase di terapia.
L'assessment consiste di:
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- un colloquio (a volte anche più di uno)
- una serie di test psicologici
- osservazioni del comportamento
- restituzione clinica
La psicoterapia cognitiva e comportamentale si basa su alcuni principi:
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- Si basa su una formulazione dei problemi sempre in evoluzione e su una concettualizzazione di questi in termini cognitivi.
- Richiede una solida alleanza terapeutica.
- È un lavoro di squadra. Il terapeuta e il ragazzo/a decidono di comune accordo su cosa lavorare.
- È orientata all’obiettivo e focalizzata sul problema.
- Si concentra sul presente.
- Punta a insegnare al ragazzo/a ad essere il terapeuta di se stesso.
- È limitata nel tempo.
- È caratterizzata da sedute strutturate. La struttura include una parte introduttiva, una parte intermedia dove discutere gli argomenti all’ordine del giorno e dove si lavora insieme sugli homework fatti durante la settimana e una parte finale in cui si chiede sempre un feedback al ragazzo/a. Seguire questo formato rende il processo di terapia più comprensibile al paziente;
- Utilizza una molteplicità di tecniche per modificare il modo di pensare, l’umore e il comportamento.
Referente: D.ssa Alessandra Sansalone